I centri estetici e benessere sono ormai una realtà molto diffusa nel nostro Paese. Una società stressante e sempre più basata sull’estetica induce un gran numero di persone ad affidarsi a queste strutture per migliorare il proprio aspetto fisico o per trovare momenti di relax.
Occhio alla truffa. Dietro a questi centri però, molto spesso, si celano insidie molto pericolose per i consumatori. Accanto alle tante strutture specializzate, dotate di tutti i requisiti e gestite in maniera professionale, ci sono infatti anche molti “abusivi”, i quali oltre che su un piano economico possono causare danni molto seri sul piano della salute.
Regolamentazione. “Serve una nuova legge per aggiornare il profilo professionale degli imprenditori del settore estetico e fare ordine in un mercato minacciato dalla concorrenza sleale di operatori improvvisati ed irregolari, che rappresentano un grave pericolo per la salute dei consumatori”. Lo affermano Anna Parpagiolla, presidente di Confartigianato Estetica, e Brigida Stomaci, presidente degli Estetisti Cna, le quali, durante un’audizione alla Camera dei Deputati sulle proposte di legge relative al settore, hanno chiesto regole chiare e certe.
Formazione e parità. “Ci vuole una legge – continuano- che preveda l’aggiornamento, soprattutto in termini qualitativi, del percorso formativo per il conseguimento della qualifica di estetista, l’inclusione delle pratiche bionaturali nelle attività di estetica, standard formativi omogenei in tutte le Regioni, nuove regole per disciplinare le attività dei centri benessere”.
Qualche numero. Nel settore benessere operano 31.346 imprese che ogni giorno eseguono 120.000 trattamenti estetici: oltre 27.000 istituti di bellezza, quasi 1.200 attività di manicure e pedicure, oltre 2.500 centri benessere, circa 200 stabilimenti termali e 370 attività di tatuaggi e piercing.
Trattamenti e attrezzature. I centri possono fornire tutta una serie di trattamenti, a seconda delle esigenze dei clienti: da quelli per il dimagrimento o per la riduzione dei grassi in eccesso, ai vari tipi di massaggi, ai trattamenti per il viso e per le unghie, ai solarium per ottenere un’abbronzatura fuori stagione, ecc. Tutte operazioni che si eseguono sul corpo del cliente e che, sempre più di frequente, richiedono l’utilizzo di macchinari e strumenti tecnologici innovativi.
Rischi per la salute. Affidarsi a strutture gestite da gente non qualificata è davvero pericoloso, in quanto molti dei trattamenti tipici dovrebbero essere eseguiti esclusivamente su indicazione e sotto il controllo di un medico. L’utilizzo di macchinari particolari, poi, richiede competenza tecnica e il rispetto delle principali norme di sicurezza.
Qualche consiglio. Federconsumatori Lombardia ha stilato un decalogo anti-truffa dedicato ai consumatori/clienti dei centri benessere. I consigli fondamentali: controllare l’iscrizione del centro alla Camera di commercio e il possesso dei requisiti igienici e di sicurezza necessari; accertarsi che il personale operante abbia le qualifiche e le specializzazioni richieste; verificare caratteristiche e condizioni delle attrezzature; avere tutte le informazioni sul personale medico del centro; pretendere che il trattamento sia dettagliatamente spiegato per iscritto; essere informati sulle controindicazioni e sulla natura e qualità dei prodotti usati; richiedere le ricevute; e soprattutto usare buon senso e diffidare delle promesse miracolose.